Ho votato a favore della risoluzione alla luce di quanto recentemente emerso sulle norme generali applicabili agli scambi commerciali che spesso non tengono conto di tutte le specificità dei beni culturali. L'Unione europea conduce una politica commerciale basata sui valori, assicurando che la crescita economica e la competitività proseguano di pari passo con la giustizia sociale e i diritti umani. è essenziale impegnarsi maggiormente nella lotta contro il commercio illecito di beni culturali non solo perché questo provoca una perdita del patrimonio culturale ma anche perché è spesso collegato alla criminalità organizzata, al finanziamento del terrorismo, al riciclaggio di denaro e all'evasione fiscale. L’importanza della presente risoluzione è dovuta al fatto che contrariamente a quanto previsto dall’attuale legislazione nazionale degli Stati così si prevedrebbe l'estensione di tale tutela al patrimonio culturale dei paesi terzi non è armonizzata a livello europeo. L'attuale proposta mira a recidere il legame tra il traffico di beni culturali e la criminalità organizzata, fornendo, nel contempo, certezza giuridica al mercato dell'arte lecito, con l’obiettivo di garantire un adeguato equilibrio tra il contenimento dell'importazione illegale di beni culturali e possibili oneri indebiti per gli operatori economici del mercato dell'arte che operano nella legalità. Protezione dei dati personali nel contesto delle elezioni del Parlamento europeo.