Ho votato a favore della risoluzione poiché ritengo essenziale insistere sulla necessità di una vera cittadinanza europea. Quest’ultima, che non ha equivalenti nel mondo, è complementare alla cittadinanza nazionale senza sostituirla, ed è costituita da un insieme di diritti e doveri associati a quelli conferiti dalla cittadinanza di uno Stato membro. Tuttavia lo status della cittadinanza dell’UE rimane ambiguo. Ritengo necessario continuare l’impegno per la creazione di una vera cittadinanza europea, essenziale per rafforzare il sentimento di integrazione ma anche per raggiungere il suo potenziale e rendere più efficaci i principi di cittadinanza sanciti dai trattati, invitando gli Stati membri e le altre istituzioni a riaffermare questa priorità. Il principio di cittadinanza benché strettamente collegato col principio di libera circolazione viene spesso applicato solo ai “cittadini mobili”, mentre solo i diritti di cittadinanza limitata possono essere esercitati dai cittadini europei. Queste evidenze ci spingono ad attuare miglioramenti in numerose aree. A questo proposito ricordo l’appuntamento delle elezioni politiche europee: se vogliamo veramente sentirci parte dell’Unione e godere di tutti i diritti da essa offerti dobbiamo iniziare partecipando attivamente alla sua politica. Alla vigilia delle elezioni europee, è fondamentale sottolineare il ruolo chiave svolto dalla cittadinanza europea nella costruzione dell'Europa.