L'integrazione differenziata nell'UE assume diverse forme: deroghe, iniziative di cooperazione rafforzata, cooperazione strutturata permanente e formazioni intergovernative al di fuori del quadro del trattato. Le soluzioni flessibili che consentono agli Stati di avanzare verso un'integrazione approfondita in alcuni settori politici è diventata talmente variegata che è sempre più difficile identificare tutti i casi. Ho votato a favore della risoluzione poiché ritengo che l'integrazione differenziata possa essere un valido strumento per colmare il divario tra le diverse opinioni politiche europee. Nonostante questo evidente beneficio però, permangono degli ostacoli a livello giuridico e istituzionale che rendono difficile l’equilibrio tra soluzioni flessibili e unità dell'Unione. La differenziazione dovrebbe infatti rispecchiare l'idea che l'Europa non operi con un'impostazione unica per tutti, ma si adatti alle esigenze dei suoi cittadini. Considerando l’integrazione differenziata uno strumento positivo, auspico dei miglioramenti in tale direzione, a livello di semplificazione e razionalizzazione verso una maggiore legittimità democratica e flessibilità, senza compromettere l'intero sistema politico e la parità tra i cittadini. Mi auguro che si trovino modi più efficaci per rendere operativa l'integrazione differenziata all'interno del quadro istituzionale europeo, anche razionalizzando l’attuale differenziazione disordinata spesso presente nei trattati che distorce l'omogeneità del diritto dell'Unione e la coesione sociale dell'UE.