Ho votato a favore della risoluzione sulla proposta di regolamento del PE e del Consiglio sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione poiché condivido l’obiettivo principale di garantire che il FEG continui a funzionare oltre il 31 dicembre 2020. Il campo di applicazione dell'attuale proposta della Commissione (per il periodo di programmazione del 2021-2027) è stato ampliato e include l'offerta di assistenza in caso di cambiamenti negli schemi del commercio mondiale, controversie commerciali, crisi finanziarie o economiche, transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio o ridondanze come conseguenza della digitalizzazione o dell'automazione. L'intenzione è di rendere lo strumento più flessibile per assistere i lavoratori interessati dal commercio intra-unionale e dalla delocalizzazione, le regioni colpite da un deterioramento economico graduale e cumulativo o da un elevato tasso di disoccupazione e collegare in maniera più diretta il FEG a determinati strumenti della politica commerciale, per esempio gli aiuti al commercio. Inoltre, saranno ammissibili al sostegno altri motivi di ristrutturazione, tra cui l'automazione e la digitalizzazione, tenendo conto delle nuove sfide sul mercato del lavoro, e infine, l’abbassamento della soglia dei licenziamenti necessari per poter presentare domanda di accesso al Fondo. Auspico che i negoziati con il Consiglio confermino questa direzione.