Ho votato a favore dell’accordo interistituzionale sulla direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica così da ovviare ai problemi individuati nella legislazione in vigore, in grado di accrescere i benefici per l’ambiente, la salute, per i consumatori e per le imprese. In tal senso, l’Europa deve rivendicare un ruolo guida nella lotta ai cambiamenti climatici e, il tema dell’energia, rientra più che mai in questa dimensione. Tra le altre cose, basta considerare i costi (circa 1 miliardo al giorno) e i rischi di precarietà energetica perché si comprenda l’importanza dell’argomento, non consentendo all’Europa di ignorarlo. Credo fermamente che l’efficienza energetica debba rappresentare una sfida in grado di incidere sui livelli di crescita, sviluppo, occupazione e, in particolare, sui livelli ambientali e sanitari, motivo per cui ho accolto favorevolmente questa direttiva.