Gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto l’Arabia Saudita sono gravi e allarmanti. La sparizione del giornalista Saudita Jamal Khashoggi e il suo presunto assassinio sponsorizzato dallo Stato, ci devono far riflettere sullo stato di diritto in un paese che fa parte del Consiglio delle NU per i diritti umani e che viola apertamente i valori comunitari su cui fondiamo il nostro impegno. È necessaria un'indagine internazionale indipendente sul possibile assassinio di Khashoggi per permettere alla giustizia di trionfare. La situazione dei diritti umani in Arabia Saudita è al limite considerando che quotidianamente sono perseguitati decine di dissidenti, scrittori, giornalisti, attivisti per i diritti delle donne a causa della loro voce di dissenso e che parte di questa repressione è sponsorizzata dal Principe ereditario che in tal modo consolida il suo controllo sul paese. Non possiamo non tener conto del fatto che quello saudita è un sistema politico e sociale che - nonostante gli avvertimenti - rimane antidemocratico e discriminatorio, considera le donne cittadini di seconda classe, non consente la libertà di religione e di credo e reprime duramente ogni voce di dissenso. Per tutti questi motivi ho votato favorevolmente alla risoluzione congiunta.