Relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio per quanto riguarda il sostegno alle riforme strutturali negli Stati membri
Ho votato contro la proposta di revisione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 in quanto la proposta della CE, avrebbe come scopo la modifica del Regolamento sulle disposizioni comuni relativi ai fondi strutturali, relativamente al suo obiettivo iniziale e avvelerebbe l’utilizzo della riserva di efficacia non più per quelle che sono le priorità specifiche per le quali la riserva è stata pensata ma per la promozione e il finanziamento di progetti nell’ambito delle riforme strutturali, promuovendo quindi la possibilità di una diversione facoltativa della riserva di efficacia. Con questa modifica infatti il 6 % delle risorse destinate al FESR, al FSE e al Fondo di coesione, al FEASR e al FEAMP, potrebbe essere utilizzato - a discrezione degli Stati - per le riforme strutturali, esponendo quindi i programmi di coesione a insicurezze finanziarie e ritardi nell’attuazione. È quindi essenziale mantenere lo scopo della riserva nell’ottica di garantire una politica di coesione efficiente ed autonoma. L’utilizzo della riserva di efficacia per questi scopi comprometterebbe inevitabilmente le sue finalità originarie e allo stesso tempo minerebbe lo scopo della politica di coesione, poiché la prima è stata istituita per assegnare fondi ai programmi dei Fondi SIE che hanno conseguito i propri target intermedi.