Ente Erogatore: Commissione Europea
Oggetto: Il programma Europa creativa ha due obiettivi generali: salvaguardare, sviluppare e promuovere la diversità culturale e linguistica e il patrimonio culturale europeo e rafforzare la competitività dei settori culturali e creativi europei.
Ciò è perseguito attraverso obiettivi specifici:
- sostenere la capacità di questi settori di operare a livello transnazionale e internazionale; ù
- promuovere la circolazione transnazionale e la mobilità di opere e artisti culturali e creativi per raggiungere nuovi pubblici;
- rafforzare la capacità finanziaria delle PMI e delle organizzazioni culturali e creative; e sostenere la cooperazione politica transnazionale per promuovere lo sviluppo delle politiche, l'innovazione, la creatività, lo sviluppo del pubblico e nuovi modelli di business.
Obiettivi: Nell’ambito del seguente bando, verranno supportati progetti mirati alle seguenti priorità:
A) Promuovere la mobilità transnazionale di artisti e professionisti e la circolazione delle opere culturali e creative, al fine di migliorare la capacità di cooperare a livello internazionale e di internazionalizzare le carriere, nonché favorire gli scambi culturali, il dialogo interculturale, la comprensione della diversità culturale e l'inclusione sociale. I progetti orientati a questa priorità devono concepire e sviluppare una effettiva strategia di mobilità transnazionale.
B) Rafforzare l’Audience Development come strumento per stimolare l’interesse delle persone nei confronti delle opere e del patrimonio culturale europei e migliorare l’accesso ad essi. L’AD punta ad avvicinare le persone e la cultura, richiede di impegnarsi in modi nuovi e innovativi con il pubblico, sia per diversificare o costruire un nuovo pubblico, raggiungendo anche gruppi sottorappresentati, sia per migliorare l'esperienza del pubblico esistente e approfondire il rapporto con esso. Una strategia di AD può essere quindi rivolta all'ampliamento, alla diversificazione del pubblico o all'intensificazione della relazione col pubblico fidelizzato/esistente (o a una combinazione di questi aspetti).
C) Capacity building, ovvero aiutare gli operatori culturali ad acquisire nuove abilità e a internazionalizzare le loro carriere, generando nuove opportunità professionali e creando le condizioni per una maggiore circolazione delle opere culturali e creative e per il networking internazionale.
Questa priorità è declinata in tre aspetti:
1) digitalizzazione;
2) creazione di nuovi modelli di business culturale;
3) istruzione e formazione (ampliamento di competenze e abilità).
D) Contribuire all'integrazione di migranti e rifugiati nelle società europee, migliorando la comprensione reciproca e promuovendo il dialogo interculturale, la tolleranza e il rispetto per le altre culture.
E) Retaggio dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, ovvero promuovere il patrimonio culturale come fonte di ispirazione per la creazione contemporanea e l'innovazione e per rafforzare il senso di appartenenza a uno spazio comune europeo.
I progetti dovranno comprendere una strategia motivata e una descrizione dettagliata di come intendono implementare una o più di queste priorità.
I progetti potranno riguardare fino a un massimo di tre priorità fra A, B, C1, C2, C3, D, E.
Beneficiari: Operatori (pubblici e privati) attivi nei settori culturali e creativi che siano legalmente costituiti in uno dei Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura.
Il capofila di progetto deve dimostrare di essere legalmente costituito come persona giuridica da almeno 2 anni alla data di scadenza del bando.
Azioni Ammissibili:
Progetti di cooperazione di piccola scala
Progetti che coinvolgono almeno 3 partner (il capofila di progetto + almeno 2 partner) stabiliti in 3 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura.
Progetti di cooperazione di larga scala
Progetti che coinvolgono almeno 6 partner (il capofila di progetto + almeno 5 partner) stabiliti in 6 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura.
Le attività progettuali devono riguardare i settori culturali e creativi e contribuire al conseguimento delle priorità indicate.
Non sono ammissibili attività afferenti esclusivamente al settore audiovisivo; tuttavia iniziative in questo settore possono essere ammesse qualora siano elementi accessori di attività riguardanti settori culturali e creativi diversi dall'audiovisivo.
Le attività potranno consistere in:
- scambi di operatori culturali finalizzati al rafforzamento delle capacità (capacity building), per consentire agli operatori culturali di acquisire le competenze e il know-how necessari per adattarsi ai cambiamenti (passaggio al digitale, nuovi modelli di business e di gestione, nuovi approcci di Audience Development ..). Ciò può includere moduli di formazione, workshop, preparazione di materiali, siti web dedicati, ecc;
- scambi transnazionali di operatori culturali, incluso soggiorni e residenze artistiche, finalizzati a favorire lo sviluppo delle carriere di artisti e professionisti. Gli scambi possono comprendere la creazione artistica, tra cui co-creazioni e co-produzioni che vengono poi esposte o rappresentate nei diversi Paesi coinvolti. Possibilmente gli scambi dovrebbero prevedere anche attività di formazione e a sostegno dell’Audience Development e dell'interazione con le comunità locali, incluso quelle per raggiungere gruppi sottorappresentati come i rifugiati;
- co-produzioni tra organizzazioni culturali di diversi Paesi, comprese attività di promozione e di Audience Development. Le attività dovrebbero favorire lo sviluppo delle carriere degli artisti/professionisti culturali, aiutare gli artisti e le opere a raggiungere un pubblico più vasto, sia in che al di fuori dell’Europa, e prolungare l'esistenza delle produzioni e delle organizzazioni per sviluppare una cooperazione sostenibile con nuovi partner in altri Paesi, nonché nuove opportunità professionali;
- scambi transnazionali di artefatti con particolare dimensione europea: gli scambi possono favorire la circolazione di opere nuove ed esistenti, per esempio attraverso mostre ospitate nei diversi Paesi partner o prestiti di opere tra musei di diversi Paesi, con particolare attenzione ad accrescere e allargare il pubblico per queste opere e a prolungare l'esistenza delle mostre;
- attività culturali che contribuiscono all’integrazione dei rifugiati arrivati in Europa, dando la possibilità a cittadini e rifugiati di lavorare insieme, scoprire e capire i reciproci valori e culture, anche in collaborazione con strutture sociali che già lavorano con i rifugiati. I progetti possono promuovere creazioni e spettacoli congiunti, per esempio di teatro, musica, audiovisivi e spettacoli di strada. I progetti dovrebbero favorire l’individuazione di specifiche capacità artistiche dei rifugiati, utilizzare i loro talenti, o migliorare le loro capacità per una migliore integrazione nella vita sociale e nel mercato del lavoro.
- cooperazione tra diversi tipi di organizzazioni dei beni culturali (musei, biblioteche, archivi cinematografici, siti del patrimonio, organizzazioni della società civile ecc.), organizzazioni culturali e/o altri stakeholder del patrimonio culturale per lo sviluppo di azioni volte a promuovere lo scambio di buone pratiche sulla cooperazione in un contesto di sperimentazione creativa e dialogo tra il settore del patrimonio culturale e altri settori creativi; a incoraggiare il riutilizzo innovativo del patrimonio culturale; a promuovere e rafforzare l'uso della cultura e la creatività per preservare, presentare e interpretare meglio il patrimonio culturale, sfruttando il potenziale delle industrie creative per migliorare l'offerta di servizi culturali attraverso nuovi servizi a più alto valore aggiunto;
- Attività culturali e/o mostre e/o spettacoli itineranti in diverse regioni e Paesi europei, incentrate sull'esplorazione, la documentazione, la diffusione e la promozione degli aspetti sottorappresentati del patrimonio culturale europeo.
Il progetto proposto deve essere basato su un accordo di cooperazione siglato tra il capofila e i partner.
Per le varie tipologie di progetti la durata massima deve essere di 48 mesi, con inizio tra il 1° settembre e il 15 dicembre 2019.
Contributo: € 44.659.800, di cui € 17.800.000 per i progetti di piccola scala.
Il 25% delle risorse dedicate ai progetti di piccola scala è destinato a progetti focalizzati sulla priorità D (integrazione di migranti e rifugiati)
In particolare:
- Progetti di cooperazione di piccola scala: contributo UE fino al 60% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di 200.000 euro.
- Progetti di cooperazione di larga scala: contributo UE fino al 50% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di 2.000.000 euro.
Scadenza: 11/12/2018 ore 12:00