Le donne sono le principali vittime di discriminazioni prettamente sessiste che non trovano risposte e tutela nella legislazione attuale, carente di una definizione univoca in materia di molestie e che riflette le differenze sociali, culturali e giuridiche ancora presenti all’interno dell’UE. Si attesta che il 90% delle vittime di molestie e mobbing, le due principali forme di discriminazione di genere, hanno come protagoniste le donne. Ho votato favorevolmente alla risoluzione sulle misure per prevenire e contrastare il mobbing e le molestie sessuali poiché ritengo impensabile continuare a far fronte a questo tipo di discriminazioni, le donne sono costantemente sottoposte a sfide giornaliere in quanto vittime di stereotipi sessisti ingiustificabili. L’esiguo numero di denunce evidenzia la riluttanza delle donne ad esporsi; nonostante il movimento #metoo abbia conferito una nuova luce al fenomeno, è necessario fare ulteriori passi avanti. Auspico quindi la promozione di un dialogo che analizzi il fenomeno e i rischi connessi, investigando allo stesso tempo i metodi più appropriati per contrastarlo in maniera efficace, allineando la legislazione interna ad un approccio comune europeo che tuteli e promuovi la parità di genere a livello sociale, culturale, giuridico e amministrativo, particolarmente in termini di salute e sicurezza sul luogo di lavoro.