- Ho votato a favore della risoluzione sulla composizione del Parlamento europeo perché come Socialisti&Democratici siamo fortemente convinti della necessità di creare liste transnazionali già alle prossime elezioni europee, che affianchino quelle nazionali e a cui sia riservata una parte dei seggi disponibili in Parlamento dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione. La distribuzione dei seggi del Parlamento Europeo deve seguire le disposizioni generali contenute nell'articolo 14 del Trattato sull'Unione Europea. La proposta in discussione si basa su tre principi: rispetto del principio della proporzionalità regressiva (come previsto dai trattati), nessuna perdita di seggi per nessuno Stato membro, e una redistribuzione minima dei seggi resi vacanti dall'uscita del Regno Unito. Come gruppo S&D abbiamo ottenuto che il testo prevedesse la creazione di un collegio unico accanto a quelli nazionali, a cui associare una lista transnazionale di candidati con l’indicazione del partito europeo di riferimento. La misura avrebbe introdotto una prova tangibile dell’importanza dei partiti europei e della dimensione extranazionale delle elezioni europee, cambiando il modo di guardare al PE da parte dei cittadini. Purtroppo, prendiamo atto del voto contrario del Parlamento, anche a causa di larghissima parte del Partito Popolare Europeo. Di fronte a una sfida così importante, non ci fermeremo.