- Ho votato a favore della risoluzione sulla relazione annuale sull'attuazione della politica estera e di difesa comune, perché condivido i passi avanti fatti in materia di politica estera dall’Unione Europea. L’Unione Europea deve agire sempre più con una voce sola nel panorama geopolitico; la protezione dei suoi confini e del benessere dei suoi cittadini passa necessariamente per una cooperazione tra l’Unione e gli altri attori geopolitici che andrà approfondita in misura sempre maggiore. I recenti avvenimenti, interni ed esterni, dimostrano quanto il bisogno di sicurezza dei nostri cittadini non possa, oggi, essere soddisfatto senza una lungimirante politica estera volta alla stabilità. Una politica estera e di sicurezza comune più efficace dipende innanzitutto dalla definizione di priorità e di visioni strategiche comuni; è necessario affrontare alla radice le cause dell'instabilità, ampiamente diffusa a causa di Stati falliti o fragili. La crisi migratoria ci spinge verso una politica estera che combatta la mancanza di opportunità economiche, i conflitti armati e la radicalizzazione nei paesi instabili, fenomeni che finiscono a volte col riverberarsi anche nella stessa UE. In questo senso, occore moltiplicare gli sforzi per una maggiore stabilità internazionale, anche, come si legge nel testo, in riferimento alla situazione siriana.