- Mi sono astenuta nel voto sulla risoluzione sul progetto comune di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2018, approvato dal comitato di conciliazione nel quadro della procedura di bilancio, in quanto ritengo che il bilancio scaturito dal negoziato con il Consiglio, e le cifre previste, siano assolutamente inadatte a far fronte alle nuove sfide, sempre più numerose, che richiedono una soluzione europea. Sono molto critica nei confronti della posizione adottata dal Consiglio, che ha respinto le diverse richieste del Parlamento di aumentare i fondi destinati alla ricerca, alla disoccupazione giovanile, agli aiuti umanitari, alla gestione dei flussi migratori e agli investimenti nei paesi in via di sviluppo. Un approccio poco europeo quello degli Stati membri, troppo preoccupati delle reazioni negative delle opinioni pubbliche nazionali, che rappresenta un’occasione sprecata per dare invece quel segnale di rilancio dell’azione europea in vista del prossimo quadro finanziario pluriennale. Con questo voto inviamo quindi un segnale importante al Consiglio: non sosterremo nei prossimi anni ulteriori proposte di bilancio che non siano all’altezza delle sfide che l’Europa deve affrontare. Speriamo che questo messaggio sia recepito dagli Stati membri e che il bilancio 2019 sia finalmente un bilancio dotato delle risorse necessarie.