- Ho votato contro l’accordo interistituzionale sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce le misure di gestione, di conservazione e di controllo applicabili nella zona della convenzione della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico (ICCAT) e che modifica i regolamenti del Consiglio (CE) n. 1936/2001, (CE) n. 1984/2003 e (CE) n. 520/2007 in quanto ritengo che il criterio storico scelto dalla Commissione per determinare la quota di pesca di pesce spada spettante all’Italia sia eccessivamente penalizzante per il nostro paese: insieme ai deputati della delegazione del PD e agli altri deputati italiani abbiamo quindi deciso di mandare un segnale politico forte, mostrano tutta la nostra insoddisfazione per la soluzione individuata. La protezione della biodiversità e la promozione della pesca sostenibile sono tematiche importanti nella politica comune europea della pesca, e trovano nei consessi internazionali il luogo adatto per elaborare regole comuni applicabili anche ai tanti operatori dei paesi terzi. La scelta del criterio storico per la definizione delle quote di pesce spada, senza un contestuale aumento delle quote di tonno rosso, tuttavia non ci soddisfa, rappresentando una perdita potenziale di quasi 500 tonnellate di quote per l’Italia.