- Ho votato a favore della risoluzione sulle imprese di sicurezza private perché appoggio la richiesta del Parlamento di avere regole chiare e trasparenti sul ricorso da parte degli Stati, degli operatori privati e della stessa UE a questo tipo di servizi, norme di comportamento che garantiscano determinati standard di azione e regole coerenti relative al monitoraggio del loro operato, specialmente nei paesi terzi. Il subappalto delle funzioni militari e di difesa a soggetti privati rappresenta un’altra conseguenza della crisi economica e dell’erosione dei bilanci nazionali. Onde evitare che il risparmio dei costi diventi l’unico criterio dominante in quest’ambito, occorrono regole europee in merito alle procedure d’appalto, alla definizione dei servizi appaltabili, alle modalità di assunzione degli operatori di sicurezza, e ai requisiti richiesti all’impresa. Serve una legislazione europea che armonizzi le diverse regole e prassi nazionali e garantisca il rispetto degli standard nonché un controllo sull’effettiva attività esercitata da queste imprese, che spesso mischiano servizi di sicurezza ad attività d’intelligence. Infine, è fondamentale avere una forma di monitoraggio parlamentare sulla maniera in cui gli Stati utilizzano tali servizi e su come l’UE faccia affidamento a tali soggetti per la protezione dei propri funzionari dislocati in paesi terzi ad alto rischio.