- Ho votato a favore della risoluzione sulla necessità di una strategia dell'Ue per eliminare e prevenire il divario tra le pensioni degli uomini e delle donne, perché la parità tra uomini e donne, uno dei principi fondamentali comuni sanciti dal trattato, deve essere conseguita anche in questo settore. Il divario pensionistico di genere, definibile come la differenza tra la pensione media percepita (al lordo dell'imposizione fiscale) dalle donne e quella percepita dagli uomini, ha registrato un incremento in metà degli Stati membri negli ultimi 5 anni, anche per effetto della crisi finanziaria degli ultimi anni che ha avuto un impatto negativo sul reddito di molte donne. Al divario di genere si aggiunge la mancanza di accesso delle donne alla pensione in alcuni Stati membri, in una percentuale stimata tra l’11 e il 36%. L’Ue necessita di una vera strategia intesa affrontare gli effetti del divario pensionistico a livello degli Stati membri, soprattutto per i gruppi più vulnerabili, ma anche a prevenire tale divario in futuro contrastandone le cause profonde, quali la disparità tra donne e uomini nel mercato del lavoro in termini di retribuzione, avanzamento professionale e opportunità di lavoro a tempo pieno, nonché la segregazione del mercato del lavoro.