- Ho sostenuto la risoluzione sullo stato degli stock ittici e la situazione socio-economica del settore della pesca nel Mediterraneo perché condivido le preoccupazioni sollevate dal Parlamento sullo stato di salute e depauperamento degli stock ittici. La riduzione della biodiversità deriva da problemi di diversa natura, come l’eccessivo sfruttamento delle risorse, l’inquinamento e i cambiamenti climatici, la pesca illegale operata da navi battenti bandiere extra UE. I danni sono incalcolabili non solo a livello di tutela degli ecosistemi, ma anche in termini di posti di lavoro, sviluppo della pesca di piccola scala, tutela delle tradizioni culinarie e gastronomiche dei territori. Non sarà possibile sviluppare la pesca di piccola scala, aiutare i nostri pescatori e far crescere i territori senza azioni concrete per preservare gli stock marini. Mi associo quindi alla richiesta di un’azione coordinata a livello dei paesi mediterranei. È necessario implementare la PCP in modo sostenibile, promuovere la pesca di piccola scala e le tecniche artigianali di pesca, ridefinendo le quote di pesca, rafforzare i controlli e la sorveglianza e mettere in campo azioni efficaci contro la pesca illegale. Ritengo infine molto importante il richiamo fatto alla sicurezza e salute sul lavoro dei pescatori e alla ratifica delle convenzioni dell’OIL.