- Ho votato a favore della risoluzione sulla relazione 2016 della Commissione sulla Serbia perché ritengo che i negoziati tra Serbia e Unione Europea siano un fatto di assoluta rilevanza, e che l’apertura di nuovi capitoli sia un fatto estremamente positivo anche alla luce del risultato delle elezioni dello scorso aprile, con la netta affermazione di una forza pro-europea. I negoziati devono servire da stimolo affinché il paese metta in pratica quei principi di libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani, uguaglianza, tolleranza e rispetto delle minoranze che per ora esistono solo sulla carta. Chiamiamo quindi il governo serbo a rispondere alle legittime richieste dei suoi cittadini e dei giovani di una società davvero libera e democratica. Sono necessari sforzi importanti nell’assicurare l’indipendenza del sistema giudiziario e lo stato di diritto, nella lotta alla corruzione, nel controllo del terrorismo e dell’estremismo, nell’indipendenza del Parlamento e della sua funzione di controllo dell’esecutivo. La tutela di diritti umani e soprattutto delle minoranze non è ancora garantita in modo sufficiente, e restano forti problemi legati all’indipendenza della stampa, alla libertà d’espressione e al ruolo della società civile. Auspico quindi che l’Europa possa fungere da stimolo e leva per affrontare tutte queste sfide.