- Ho votato a favore della risoluzione sulla relazione sull'efficacia in termini di costi del Settimo programma per la ricerca perché sono d’accordo sulla generale positiva valutazione dei risultati del 7PQ, capace di finanziare 25 000 progetti in tutta Europa e mobilitare 55 miliardi di EUR, l’8% dei quali sono andati a progetti implementati in Italia. Ritengo che l’elemento principale del 7PQ sia stato la capacità di creare una cultura collaborativa e di partenariato tra i diversi stakeholder, promuovendo un lavoro comune tra industria, università e centri di ricerca, istituzioni pubbliche, piccole e medie imprese e ricercatori professionisti. Tale approccio è stato decisivo per migliorare la qualità complessiva dei progetti finanziati, gettando le basi per una collaborazione continua e strutturata a livello transfrontaliero. Il programma ha indubbiamente mostrato alcune imperfezioni: eccessiva burocrazia, scarsa attenzione sulle tematiche sociali, confusione di ruoli e competenze delle diverse DG, eccessiva complessità nel rimborso dei costi indiretti, sinergie insufficienti con i fondi strutturali. Tali problemi sono stati affrontati con successo in Orizzonte 2020, realizzando importanti passi in avanti in materia di cooperazione nel settore della ricerca. Auspico che tali progressi continuino anche dopo la Brexit, tenuto conto dell’importante ruolo del Regno Unito in questo settore.