- Ho votato a favore della risoluzione del Parlamento europeo sull’attuazione dell’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e la Repubblica di Corea perché gli accordi con il paese asiatico hanno aperto nuovi ed interessanti scenari commerciali utili, sotto l’aspetto occupazionale, ad entrambe le parti. Tuttavia, nonostante il successo dell’accordo, non si può non considerare una delicata questione che preoccupa in maniera diretta i lavoratori coreani, troppo spesso protagonisti di forti carenze dei diritti fondamentali appartenenti a tutti i lavoratori. L’Europa condanna tutte quelle forme di violenza e repressione che minano i valori fondanti di ogni politica occupazionale che possa definirsi solidale ed equa. Mi auguro che il nuovo governo a Seul possa non solo rafforzare lo stato di diritto di ogni singolo lavoratore ma si impegni in maniera definitiva a ratificare a rispettare al più presto le convenzioni dell’OIL non ancora prese in considerazione. Pertanto l’invito del PE alla Commissione europea è quello di monitorare sull’effettivo impegno assunto della Corea per il rispetto delle norme fondamentali internazionali sul lavoro ed intensificare il dialogo tra le parti al fine di garantire consultazioni più produttive ed edificanti e promuovendo di conseguenza la crescita, la competitività e la stabilità economica.