Ho sostenuto convintamente la risoluzione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 531/2012 per quanto riguarda le norme sui mercati del roaming all'ingrosso perché penso si tratti questo un voto storico nell’interesse dei cittadini europei e di una grande vittoria del gruppo S&D, che ha guidato fin dalla scorsa legislatura la battaglia per l’abolizione del roaming. Oggi il Parlamento propone regole precise per il mercato del roaming all’ingrosso che permetteranno di eliminare completamente dal giugno 2017 qualsiasi sovraprezzo per i cittadini che chiamano, inviano messaggi o navigano in un altro Stato membro, garantendo al contempo agli operatori nazionali di riferimento di pagare dei prezzi sostenibili e all’operatore ospitante di recuperare i costi legati all’utilizzo della rete. La posizione del Parlamento migliora i prezzi base proposti dalla Commissione, fissando la tariffa massima all’ingrosso pagato dall’operatore nazionale all’operatore ospitante a 32 cent/min per le chiamate e 1cent/min per gli SMS, e impostando una riduzione progressiva delle tariffe massime per il traffico dati fino a 2,50/GB nel 2022. Ora è fondamentale verificare la sostenibilità delle nuove regole, evitando che le compagnie telefoniche modifichino le offerte tariffarie reintroducendo di fatto una forma di roaming.