Ho votato a favore della risoluzione del Parlamento europeo sul servizio volontario europeo e la promozione del volontariato in Europa, perché il volontariato costituisce un’importante manifestazione di solidarietà, libertà e responsabilità che contribuisce al rafforzamento della cittadinanza attiva e allo sviluppo umano personale, nonché uno strumento essenziale per l'inclusione e la coesione sociale, la formazione, l'istruzione e per l’importante contributo che può dare alla diffusione dei valori europei. Di qui la necessità di predisporre un quadro europeo per le attività di volontariato, che definisca i diritti e i doveri, e che agevoli la mobilità e il riconoscimento delle competenze. A venti anni dal lancio del servizio volontario europeo, tuttavia, ci sono troppe differenze tra gli Stati membri dell’UE, di cui alcuni mancano di un quadro giuridico per i volontari. Ho sostenuto, pertanto, con convinzione: innanzitutto un accesso rapido e agevole al programma, una semplificazione dell'attuale sistema di presentazione delle domande, l'importanza di predisporre un quadro europeo per le attività di volontariato, che definisca i diritti e i doveri, e che agevoli la mobilità e il riconoscimento delle competenze, e infine l’incoraggiamento agli Stati membri a promuovere il servizio volontario europeo nei loro sistemi di istruzione e accademici.