Ho votato a favore della risoluzione del Pe sul bilancio generale dell’UE per il 2017, perché l’UE ha bisogno di un bilancio adeguato per fare fronte alle sfide importanti che ha davanti a sé e soprattutto in conseguenza delle mutate condizioni rispetto a quelle del 2014, allorquando fu negoziato il quadro finanziario pluriennale 2014-2020. Ho sostenuto la richiesta del PE di più fondi per i giovani alla ricerca di occupazione di qualità, per stimolare la crescita economica, per aiutare i Paesi Terzi a affrontare l’emergenza della crisi migratoria, la crisi del settore agricolo e del lattiero-caseario a seguito rispettivamente delle sanzioni alla Russia e alla fine del sistema delle quote. Tuttavia, il problema maggiore resta l’adeguamento del Quadro finanziario pluriennale, pertanto, condivido la proposta della CE in tal senso, poiché introduce una maggiore flessibilità e la costituzione di una riserva in caso di crisi. L’UE ha bisogno di un bilancio più ambizioso ed adeguato alle sfide che l’UE ha davanti. Ora è il tempo della conciliazione per arrivare all’accordo finale con il Consiglio. Le due autorità di bilancio avranno a disposizione meno di un mese per raggiungerlo, poiché il bilancio dell’UE per il 2017 dovrà essere definitivamente approvato in dicembre.