Ho sostenuto con convinzione la risoluzione del Parlamento Europeo sulla situazione dei giornalisti in Turchia perché I giornalisti turchi lavorano tuttora in circostanze difficili, sottoposti a regolare censura e intimidazioni governative. La chiusura forzosa di numerosi quotidiani, radio ed emittenti televisive all’indomani del fallito colpo di Stato è un fenomeno che l’UE condanna con forza e che non favorisce i negoziati di adesione in corso. La libertà di stampa è indice di democrazia e giustizia, l`indipendenza e il rispetto dei diritti dei giornalisti sono i garanti di questa libertà. Con questa risoluzione il Parlamento Europeo intende condannare con forza le intimidazioni rivolte al settore dei media. Condivido, pertanto, la profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione riguardante la libertà di parola, di espressione e di opinione nel paese negli ultimi due anni. È dunque fondamentale, che il governo turco prosegua sul cammino d'integrazione europea e si allinei pienamente ai valori, principi e standard europei di libertà e democrazia, cessando immediatamente gli arresti di massa dei giornalisti e rimettendo in libertà coloro che sono in prigione: sono queste condizioni non negoziabili per il Gruppo dei Socialisti e Democratici del Parlamento Europeo.