Ho convintamente sostenuto la risoluzione del Pe sulle attività, l'incidenza e il valore aggiunto del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione tra il 2007 e il 2014 perché penso che il FEAG sia per davvero uno dei programmi più importanti dell’UE. Si tratta dell’unica tipologia di assistenza dell’UE ai lavoratori che perdono il posto di lavoro ed è una delle forme più manifeste e visibili del valore aggiunto e dell’importanza dell’appartenenza all’UE. Un fondo che persegue politiche intelligenti, che guarda alla formazione e alla riqualificazione, che promuove il dialogo sociale inter-istituzionale e che prende in cura i destini di coloro che perdono il lavoro a causa della crisi, della globalizzazione, degli accordi commerciali e dei licenziamenti di massa. Sono convinta che la platea dei beneficiari possa ancora essere allargata e che le procedure a livello nazionale possano essere snellite, magari permettendo agli enti locali di richiedere direttamente l’attivazione della misura. Spero che gli Stati membri aumentino i fondi per questo programma nel prossimo QFP e che la Commissione decida di aprire questi finanziamenti anche a quelle forme d’impresa, come le imprese dell’economia sociale, attualmente escluse, dotandosi di risorse umane adeguate per snellire ancor di più le procedure di erogazione.