Ho votato a favore della risoluzione del PE su una nuova strategia innovativa e orientata al futuro sul commercio e gli investimenti, perché ritengo che in futuro la politica commerciale comune (PCC) debba essere in grado di adattarsi ai rapidi cambiamenti nelle tendenze commerciali mondiali, affinché si affermi una gestione più responsabile delle catene di approvvigionamento, il mercato digitale globale, il commercio equo ed etico e si considerino costi sociali della liberalizzazione degli scambi. La nuova PCC dell’UE verso il resto del mondo deve combattere le forme di protezionismo, anche riducendo le barriere non tariffarie superflue, e garantire nuove opportunità di accesso al mercato, in particolare per le PMI. La Commissione deve garantire una partecipazione forte ed equilibrata della società civile e delle parti sociali, onde migliorare i contenuti della politica commerciale dell'UE e orientarla alla difesa dei diritti dei cittadini, rafforzandone in tal modo la legittimità. Cosi come è necessaria una maggiore coerenza tra gli obiettivi commerciali dell'UE e la politica industriale, e nell’ambito dell’azione esterna tra la PCC e la politica di sviluppo. Infine, ho condiviso fortemente la contrarietà alla concessione dello stato di economia di mercato alla Cina e la necessità di efficaci strumenti di difesa commerciale.