Ho votato a favore delle Raccomandazioni del Parlamento, elaborate dalla commissione speciale per le decisioni in materia fiscale (TAXE2), perché ha dimostrato di rispondere fin qui al mandato che il PE gli ha conferito, costituendo assieme alla commissione ECON un vero motore propulsivo nel delicato quanto importante campo della fiscalità equa. Le Raccomandazioni approvate dal PE chiedono più equità e chiarezza nel campo della tassazione per le imprese e in particolare chiedono al Consiglio un registro pubblico UE dei beneficiari effettivi delle aziende, una lista nera dei paradisi fiscali, provvedimenti contro l’abuso de8 sistemi di “patente box”, un codice di condotta per le banche e consulenti tributari, una base comune consolidata per le imposte sulle società (CCCTB) e una ritenuta alla fonte per gli utili che lasciano l’UE. Queste Raccomandazioni costituiscono, in un contesto politico caratterizzato da turbolenze varie, in cui viene rimessa in causa la legittimità dell’UE, un chiaro segnale alle domande e ai bisogni di equità sociale oltre che di crescita economica e sociale che provengono dai cittadini dell’UE. In tale contesto la trasparenza e la giustizia fiscale possono rivelarsi essenziali per ristabilire il pilastro della democrazia, che è il consenso all’imposta. La palla passa ora al Consiglio.