Ho votato a favore della risoluzione sull'attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità con particolare riferimento alle osservazioni conclusive del comitato CRPD delle NU, perché la CRDP è il primo trattato internazionale sui diritti umani ratificato dall'UE, e da 27 dei 28 Stati membri. La lotta contro la discriminazione fondata sulla disabilità è sancita dal TFUE, inoltre, gli articoli 21 e 26 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE proibiscono la discriminazione fondata sulla disabilità e prevedono la partecipazione paritaria delle persone con disabilità alla vita della comunità. Sulla base di queste importanti premesse, la piena inclusione delle persone con disabilità rappresenta non solo un diritto e un meritato beneficio per gli interessati, ma anche una risorsa per la società nel suo insieme, che può giovarsi del valore e delle diverse competenze di queste persone. La loro inclusione, indipendentemente dalla situazione socioeconomica, politica o culturale di un paese, non concerne unicamente lo sviluppo, ma è un problema relativo ai diritti umani. Ho condiviso il forte invito al Consiglio ad adottare la direttiva del 2008 recante applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione, il credo, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale.